Montag, 3. Dez 2007, 18:56
bhe…non sono la persona più adatta per scrivere questa recensione, dato che non sono proprio un patito della musica elettronica, dato che a questo concerto ci sono arrivato quasi per caso e comunque controvoglia, e soprattutto, che per cause di forza maggiore, sono riuscito a rimanere per le prime 5 canzoni, ma dato che pare io sia l unico a voler scrivere, è un dovere che sento per i posteri…
Il next emerson è un qualcosa di decadente ricavato dall appropriarsi di un ex edificio industriale piuttosto datato, il che è perfetto per l' atmosfera fredda e umida della serata e, secondo me, un ottimo sfondo per la musica che già suonava quando entrammo, intanto una decina di monitor illuminavano parte della sala con immagini in sincrono.
La temperatura molto fredda e l' ora tarda deve aver spinto parte delle persone a rinunciare nell' attesa dei Kiev, dato che quando il gruppo fa capolino sul palco, si è in varie decine, non di più.
La band industrial si presenta con chitarrista e bassista in camici e completi totalmente bianchi, come da medici mentre il cantante e programmatore è vestito completamente di rosso, nell intro sono legati assieme da un filo elettrico che passa nelle cuffie da ascolto, come una sorta di cordone ombellicale.
Il concerto inizia, e qui, la cosa che più mi ha piacevolmente stupito: la rarità di vedere un gruppo elettronico "suonante", basi di 4/4 pesantissimi e disturbatissimi, ma una linea di vera chitarra che a volte contribuisce a disturbare e a volte a creare melodie tese; il basso invece -spesso praticamente percosso- rafforza le vibrazioni acide e profonde.
Il cantato si limita a ribadire i concetti delle liriche scandendo più volte parole in serie.
Per chi ascolta industrial, il non esserci stato, è stata un occasione persa, per me che c' ero, un buon consiglio ricevuto e un sabato quasi decente.